04/09/10

SERVIZIO

SAPEVI CHE LA BORSA DI BUENOS AIRES HA GUADAGNATO IL 1200 % IN SEI ANNI DOPO IL DEFAULT DEI TITOLI ? GUARDA il LINK
http://asandabubia3.blogspot

07/05/10

ancòra banche ?


mma", nel ricordo di Beatrice Papa. Qui, lo attendono il ministro Scajola, le sorelle Papa, il notaio Gianluca Napoleone e "alcuni funzionari di banca". E di almeno uno, Beatrice Papa, ricorda il nome: L... T..., direttore di sportello della "Deutsche bank", l'istituto dove Zampolini aveva provveduto al cambio dei 900 mila euro contanti in assegni......Nell'ufficio del ministro era presente anche un funzionario della Deutsche Bank....... http://www.repubblica.it/politica/2010/05/03/news/zampolini_smentisce_scajola_portai_io_gli_assegni_nel_suo_studio-3775402/

22/03/10

TELEVIDEO RAI
Punto Economia
Archivio Stampa Una borsa, un mercato o un casinò?
Quando l'economia è una scommessa di Francesco Chyurlia
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=4517
"Options, futures o Swaps: les jeux sont fait. Rien ne va plus". L'economia mondiale sembra diventata un casinò e coloro che dovrebbero consigliare ai risparmiatori l'investimento giusto si travestono spesso da croupier.

Senato: subito regole dal Tesoro Rinviate a giudizio a Milano quattro banche e
13 persone,imputati per truffa aggravata per la vicenda dei derivati del Comune di Milano. Secondo l'accusa dall'operazione coinvolgerebbe la Deutsche bank, Ubs, Jp Morgan e Depfa Bank. Questi istituti avrebbero guadagnato illecitamente circa 100 milioni di euro. Il processo comincerà il 6 maggio prossimo. Per il presidente della Commissione Finanza del Senato, Baldassarri, servirebbe un regolamento del Tesoro per disciplinare, con opportuni paletti,le operazioni in derivati degli enti locali, senza "demonizzare i derivati".

Consumatori: Bankitalia cosa fa?
Per le associazioni dei consumatori, la battaglia contro gli investimenti a rischio è partita diversi anni fa. Prima che diventasse di dominio pubblico con gli scandali che vedono coinvolti istituti di credito e tanti enti locali.
Per l'Adusbef "i derivati costituiscono un grave rischio per i risparmiatori. E' una mina vagante per le economie mondiali e le autorità di vigilanza devono intervenire". Per l'Adusbef anche Bankitalia ha vigilato poco su chi proponeva i titoli tossici.

Commento dell'autore del blog:

(nda) ma chi controlla Bankitalia?
http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_d'Italia :
La distribuzione delle quote è rimasta sostanzialmente invariata dal 1948 ad oggi, e gli unici cambiamenti sono stati dovuti alle acquisizioni e fusioni bancarie avvenute nel frattempo. Al 31 gennaio 2008 l'elenco dei principali partecipanti, indicato sul sito, è il seguente:

(commento del blog):
Se i can da guardia mangian desinare
servito lor dai topi del villaggio,
facil non è che possano abbaiare
quando costoro rodono il formaggio.

Partecipante
Quote
Voti
Intesa Sanpaolo S.p.A.
30,3%
50
UniCredito Italiano S.p.A.
22,1%
50
Assicurazioni Generali S.p.A.
6,3%
42
Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A.
6,2%
41
INPS
5,0%
34
Banca Carige S.p.A.
4,0%
27
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
2,8%
21
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
2,5%
19
Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A.
2,1%
16
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.
2,0%
16
Con D.P.R. del 12 dicembre 2006, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 291 del 15 dicembre, viene cambiato l'articolo 3 dello Statuto dell'istituto che così recitava: «In ogni caso dovrà essere assicurata la permanenza della partecipazione maggioritaria al capitale della Banca da parte di enti pubblici o di società la cui maggioranza delle azioni con diritto di voto sia posseduta da enti pubblici».[6]. Il decreto è firmato dal presidente del Consiglio Romano Prodi, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa.
Con questa modifica è stato eliminato l'ultima norma che prevedeva la presenza dello stato in Bankitalia, pur non essendo mai stata fatta rispettare da nessun governo.

28/01/10

BANCHE,BANCHE...


TRICHET "Banche non dimentichino loro ruolo nella crisi
e misure eccezionali a loro favore;finanzino perciò
economia reale" televideo rai 27 gen 2010



OBAMA: RIFORMA SERIA DELLA FINANZA28/01/2010 05:05 "Serve una seria riforma della finanza.
Su questo sarò
inflessibile". Nel discorso sullo stato dell'Unione,
Obama ribadisce la necessità di cambiare le regole per
evitare una nuova crisi economica e finanziaria.
"Se la
riforma del sistema non mi convince, la rispedirò al
Congresso", assicura il presidente. "Ho odiato"
l'esborso di soldi pubblici, spiega Obama, ma "abbiamo
salvato le banche, e recuperato parte del denaro. Per
recuperarlo tutto, ho proposto una tassa sulle banche
più grandi".