22/03/10

TELEVIDEO RAI
Punto Economia
Archivio Stampa Una borsa, un mercato o un casinò?
Quando l'economia è una scommessa di Francesco Chyurlia
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=4517
"Options, futures o Swaps: les jeux sont fait. Rien ne va plus". L'economia mondiale sembra diventata un casinò e coloro che dovrebbero consigliare ai risparmiatori l'investimento giusto si travestono spesso da croupier.

Senato: subito regole dal Tesoro Rinviate a giudizio a Milano quattro banche e
13 persone,imputati per truffa aggravata per la vicenda dei derivati del Comune di Milano. Secondo l'accusa dall'operazione coinvolgerebbe la Deutsche bank, Ubs, Jp Morgan e Depfa Bank. Questi istituti avrebbero guadagnato illecitamente circa 100 milioni di euro. Il processo comincerà il 6 maggio prossimo. Per il presidente della Commissione Finanza del Senato, Baldassarri, servirebbe un regolamento del Tesoro per disciplinare, con opportuni paletti,le operazioni in derivati degli enti locali, senza "demonizzare i derivati".

Consumatori: Bankitalia cosa fa?
Per le associazioni dei consumatori, la battaglia contro gli investimenti a rischio è partita diversi anni fa. Prima che diventasse di dominio pubblico con gli scandali che vedono coinvolti istituti di credito e tanti enti locali.
Per l'Adusbef "i derivati costituiscono un grave rischio per i risparmiatori. E' una mina vagante per le economie mondiali e le autorità di vigilanza devono intervenire". Per l'Adusbef anche Bankitalia ha vigilato poco su chi proponeva i titoli tossici.

Commento dell'autore del blog:

(nda) ma chi controlla Bankitalia?
http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_d'Italia :
La distribuzione delle quote è rimasta sostanzialmente invariata dal 1948 ad oggi, e gli unici cambiamenti sono stati dovuti alle acquisizioni e fusioni bancarie avvenute nel frattempo. Al 31 gennaio 2008 l'elenco dei principali partecipanti, indicato sul sito, è il seguente:

(commento del blog):
Se i can da guardia mangian desinare
servito lor dai topi del villaggio,
facil non è che possano abbaiare
quando costoro rodono il formaggio.

Partecipante
Quote
Voti
Intesa Sanpaolo S.p.A.
30,3%
50
UniCredito Italiano S.p.A.
22,1%
50
Assicurazioni Generali S.p.A.
6,3%
42
Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A.
6,2%
41
INPS
5,0%
34
Banca Carige S.p.A.
4,0%
27
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
2,8%
21
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
2,5%
19
Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A.
2,1%
16
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.
2,0%
16
Con D.P.R. del 12 dicembre 2006, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 291 del 15 dicembre, viene cambiato l'articolo 3 dello Statuto dell'istituto che così recitava: «In ogni caso dovrà essere assicurata la permanenza della partecipazione maggioritaria al capitale della Banca da parte di enti pubblici o di società la cui maggioranza delle azioni con diritto di voto sia posseduta da enti pubblici».[6]. Il decreto è firmato dal presidente del Consiglio Romano Prodi, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa.
Con questa modifica è stato eliminato l'ultima norma che prevedeva la presenza dello stato in Bankitalia, pur non essendo mai stata fatta rispettare da nessun governo.