11/12/08

Crack Parmalat e risparmio tradito: annullati ordini.....

Crack Parmalat e risparmio tradito: annullati ordini privi
della denominazione

Il Tribunale di Bologna, II sezione civile, con sentenza n.
33/08 pubblicata lo scorso 8 gennaio, è tornata a occuparsi
della questione del risparmio tradito, condannando la Deutche
bank - all'esito di una mini-class action promossa da cinque
risparmiatori - alla restituzione delle somme investite in bond
Parmalat.
La decisione del Tribunale di Bologna segnala a chi si trova in
situazioni analoghe che ci sono ancora pochi mesi per
promuovere eventuali azioni giudiziarie. Il termine di
prescrizione quinquennale dell'azione civile scade a dicembre
2008 per chi ha acquistato titoli Parmalat tra marzo e dicembre
2003.
Nel caso preso in esame, la Deutche bank aveva sollecitato
cinque clienti ad investire in obbligazioni Parmalat 09 Eur per
un controvalore complessivo di 60.000 euro negoziando, in conto
proprio e fuori mercato, titoli privi della denominazione e
genericamente indicati dalla Banca come “bond Parmalat”.
Dopo il crack subito dal gruppo Parmalat nel dicembre 2003, i
risparmiatori avevano cercato invano di ottenere in via
conciliativa la ripetizione di quanto investito, ed erano stati
costretti ad avviare un'azione civile nel 2004. Il Tribunale,
pur ravvisando la legittimità dell'operazione sotto il profilo
dell'adeguatezza e della mancanza di sollecitazione, con
un'interpretazione particolarmente attenta alla tutela del
contraente debole, ha annullato il contratto di acquisto dei
bond per errore essenziale circa l'identità dell'oggetto del
contratto.
La Banca, non avendo mai espresso per intero ai clienti la
denominazione delle obbligazioni emesse attraverso il veicolo
della Parmalat Finance Corporation Bv, ha creato una situazione
di asimmetria informativa ingenerando negli utenti una
rappresentazione della realtà viziata da errore essenziale e
riconoscibile su un elemento fondamentale del contratto.
Per maggiori informazioni sulla decisione:
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